Nell’articolo sul mio itinerario di tre giorni a Parigi avevo lasciato in sospeso la visita al quartiere di Montmartre. È arrivato il momento di raccontarvi la mia mezza giornata trascorsa nel quartiere degli artisti di Parigi. In questo articolo troverete un itinerario da fare a piedi di mezza giornata a Montmartre partendo dalla Basilica del Sacro Cuore. Le cose da vedere a Montmartre sono tante e fortunatamente sono abbastanza vicine tra loro. Più che di un itinerario, si tratta di una piacevole passeggiata tra le strade pittoresche di Montmartre.
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Cosa vedere a Montmartre
Quando si visita Parigi, si capisce immediatamente che Montmartre ha qualcosa di diverso. Sembra quasi di essere in un’altra città, o meglio di essere catapultati in un paesino. È questa l’impressione che ho avuto camminando tra le sue stradine e le sue tipiche lunghe scalinate che regalano degli scorci bellissimi.
Montmartre è un mondo a sé. È una caratteristica che ha mantenuto dal suo passato. La collina su cui sorge ospitava un tempo villaggi contadini e mulini a vento, che si trovavano fuori dalle mura di Parigi. L’economia si basava principalmente sulle cave e i vigneti. Il fatto che questa zona fosse fuori dalle mura della città, la rendeva libera dalle tasse di Parigi. Nel XIX secolo Montmartre subì un forte processo di urbanizzazione e fu annessa al resto della città come 18° arrondissement (le circoscrizioni in cui è divisa Parigi). Divenne una zona per lo svago e il divertimento, soprattutto con l’apertura dei primi cabaret, tra cui i famosi Moulin Rouge e Le Chat noir. Il fatto che fosse una zona economica in cui vivere e anche bohemien, portò diversi artisti tra cui Picasso, Van Gogh, Modigliani e Renoir a trasferirsi qui. Da qui l’appellativo di quartiere degli artisti.
Sull’origine del nome Montmartre esistono diverse teorie. Secondo alcuni deriverebbe da Mont Martis (Monte di Marte), perché sulla collina sorgeva un tempio romano dedicato a Marte. Per altri deriverebbe da “Mont du martyre” (Monte del martirio) perché, secondo una leggenda, proprio qui venne decapitato il primo vescovo di Parigi, Saint Denis. Il Santo avrebbe poi raccolto la sua testa e camminato per chilometri fino al punto in cui sorge l’attuale Basilica di Saint-Denis (trovate la descrizione nel mio itinerario di tre giorni a Parigi).
Cosa vedere a Montmartre: itinerario
Le cose da vedere a Montmartre sono tante, quindi inziamo subito la nostra passeggiata nel quartiere degli artisti.
La Basilica du Sacré-Cœur (Basilica del Sacro Cuore)
Iniziamo questo itinerario a Montmartre dal suo monumento principale: la Basilica du Sacré-Cœur. Svetta sulla collina di Montmartre ed è visibile da diversi punti della capitale francese. È il quarto punto più alto di Parigi dopo la Tour Eiffel, la Tour Montparnasse e Les Invalides.
La sua costruzione fu voluta all’indomani della sconfitta della Francia contro la Prussia, ritenuta una punizione divina dopo “un secolo di declino morale” dalla Rivoluzione francese. La posa della prima pietra avvenne nel 1873 e la sua costruzione durò fino al 1914. La basilica è realizzata in pietra di Château-Landon, un travertino che diventa più bianco e lucido con la pioggia.
L’ingresso è costituito da un portico con tre archi e davanti a esso di possono vedere le due statue a cavallo di Santa Giovanna d’Arco e San Luigi dei Francesi. All’interno, a croce greca, colpisce la grande cupola di 16 metri di diametro e alta 84, l’organo a canne a 79 registri e il mosaico del Cristo glorioso. Quest’ultimo è il più grande mosaico di Francia e uno dei più grandi al mondo. Rappresenta Cristo Risorto, adorato dai Santi protettori di Francia: la Madonna, San Michele Arcangelo e Santa Giovanna d’Arco. Il campanile alto 84 metri ospita la Savoyarde, la grande campana di 19 tonnellate, donata dalla Savoia. Sulla sommità della cupola è visibile una lanterna che viene accesa ogni notte per indicare la presenza permanente della preghiera nel santuario.
La Basilica du Sacré-Cœur è bellissima sia all’interno che all’esterno, quindi deve essere inclusa assolutamente tra le cose da vedere a Montmartre.
Il sagrato della Basilica du Sacré-Cœur e la funicolare di Montmartre
Il sagrato della Basilica du Sacré-Cœur offre uno dei più bei panorami sulla città di Parigi. Qui troverete anche diversi venditori che offrono i portachiavi con la Tour Eiffel a 20 centesimi ciascuno… non sto scherzando! Gli stessi portachiavi li trovate nei negozi di souvenir a un euro o più.
Scendendo per le scale e arrivando circa a metà, potrete fotografare il “palazzo storto” di Montmartre. In realtà non è storto, ma è un effetto ottico che si ottiene posizionando la fotocamera o il cellulare in parallelo con il piano inclinato della collina. Lo so, sono un guastafeste! 😀
Dopo aver ammirato il panorama, comprato i portachiavi a 20 centesimi e fotografato edifici storti, è arrivato il momento di scendere verso Place Saint-Pierre, ai piedi della basilica. Le cose da vedere a Montmartre sono tante, quindi è meglio iniziare a muoverci. Potete farlo in due modi: attraverso la funicolare di Montmartre (gratis se avete il Paris pass o l’abbonamento Paris Visite Travelcard) o scendendo più di 200 gradini della scalinata a fianco alla funicolare. Sicuramente in salita la prima opzione vince!
Una volta arrivati in Place Saint-Pierre potrete sbizzarrirvi con lo shopping, dato che sono presenti tantissimi negozi di souvenir e non solo, anche in rue de Steinkerque.
Le Mur des Je t’aime (Muro dei Ti amo)
Tra le cose da vedere a Montmartre c’è senza dubbio il Mur des Je t’aime. Per raggiungerlo sono partito da Place Saint-Pierre e ho percorso Rue Tardieu e Rue Yvonne le Tac fino a Place des Abbesses. Il Muro dei Ti amo non si trova proprio in questa piazza, ma in un giardinetto adiacente. Sfortunatamente al mio passaggio il cancello di accesso al giardinetto era chiuso, quindi ho potuto vedere il muro solo da lontano.
Il Muro dei Ti amo è composto da 612 piastrelle di lava smaltata, su cui la frase “Ti amo” è presente 311 volte in 250 lingue. La superficie totale del muro è di circa 40 metri quadrati. Si trovano tutte le principali lingue, ma anche quelle più rare, come l’esperanto.
Nel muro sono presenti anche elementi simbolici. Un muro è solitamente un simbolo di divisione e separazione. L’artista Fédéric Baron ha voluto realizzare un muro che potesse anche essere un supporto per il più bello dei sentimenti umani. Gli schizzi rossi sul muro simboleggiano le parti di un cuore spezzato e, se messi insieme, andrebbero a formare un cuore intero.
Place Émile-Goudeau
Dopo questo momento romantico, è ora di riprendere il cammino perché le cose da vedere a Montmartre sono ancora tante. Camminando lungo Rue des Abbesses, passando davanti alla Église Saint-Jean de Montmartre, e girando a destra su Rue Ravignan, si arriva in Place Émile-Goudeau.
Questa piazza è diventata famosa per un pero… sì, avete letto bene, un albero di pere. Pare infatti che Napoleone Bonaparte un giorno del 1809 legò il suo cavallo a un pero per poi continuare a piedi la sua salita sulla collina di Montmartre. Quel pero viveva nel giardino di una taverna che si trovava dove oggi sorge il civico 13 e i parigini erano soliti sedersi sotto le sue fronde per mangiare e danzare.
La taverna fu costretta a chiudere nel 1830 e al suo posto nel 1860 sorse una “strana casa” con piccole stanze e lunghi corridoi. La conformazione interna dell’edificio, simile a quella di una nave, gli fece attribuire il nome di Bateau-Lavoir (nave lavatoio). L’edificio era scuro e sporco, sembrava quasi un mucchio di macerie anziché un’abitazione. Nei giorni di tempesta, ondeggiava e scricchiolava, ricordando il suono dei lava-barche sulla Senna. Divenne però luogo di ritrovo e abitazione di molti artisti. Qui vi passarono, tra gli altri, Modigliani, Matisse e Picasso. Quest’ultimo dipinse al Bateau-Lavoir Garçon à la Pipe (Il ragazzo con la pipa) e Les Demoiselles d’Avignon (Le ragazze di Avignone).
Cose da vedere a Montmartre tra Place Émile-Goudeau e Place du Tertre
La casa di Dalida
Riprendiamo il nostro itinerario a Montmartre percorrendo rue d’Orchampt. Qui passerete davanti alla casa in cui visse e si tolse la vita la cantante Dalida (sepolta proprio nel cimitero di Montmartre).
Moulin de la Gallette
Arrivando all’incrocio con rue Lepic, ci si ritrova di fronte al Moulin de la Gallette. Si tratta di un locale e ristorante con mulino a vento. Come detto all’inizio, a Montmartre in passato sorgevano diversi mulini a vento e questo locale ne è la dimostrazione. I proprietari e mugnai del diciannovesimo secolo, la famiglia Debray, iniziarono a produrre un pane nero (galette), che divenne popolare e diede il nome al mulino a vento e alle sue attività. Nel XIX secolo, Le Moulin de la Galette rappresentava un luogo di svago per i parigini in cerca di divertimento, un bicchiere di vino e un pane fatto con la farina macinata dal mulino a vento. Artisti come Renoir, van Gogh e Pissarro hanno immortalato Le Moulin de la Galette in alcuni dipinti; probabilmente il più famoso fu quello di Renoir, Bal du Moulin de la Galette.
Rue Lepic e il Café des 2 Moulins
Potete fare una passeggiata in rue Lepic, una delle strade più pittoresche di Montmartre con café e ristoranti. Tra i locali, oltre al Moulin de la Galette, si trova il Café des 2 Moulins. È un café-brasserie reso famoso dal film Il favoloso mondo di Amélie. Se siete appassionati di questo film, a Montmartre sono presenti altre location, quindi potreste aggiungerle tra le cose da vedere.
Le Passe-Muraille e Place Dalida
Percorrendo rue Girandon per un isolato si arriva in Place Marcel Ayme. Qui si può ammirare Le Passe-Muraille, la particolare statua di un uomo che attraversa una parete. Continuando a percorrere rue Girandon si arriva in Place Dalida, dove si trova un busto bronzeo che ritrae la famosa cantante. La statua è stata installata a 10 anni dalla morte di Dalida ed è diventata una vera e propria meta di pellegrinaggio per i fan della cantante, che sono poi soliti racarsi alla casa a soli 200 metri di distanza e alla tomba nel cimitero del quartiere. I turisti sono soliti toccare il seno della statua ed esistono due miti che girano intorno a questo rito. Secondo il primo, chi tocca il seno della statua tornerà a Parigi; per il secondo, chi lo fa, avrà fortuna nella vita e in amore. Io lo trovo un po’ di cattivo gusto, ma è una mia opinione!
Da Place Dalida si ha anche una bellissima prospettiva su Rue de l’Abreuvoir, uno degli scorci più fotografati di Montmartre.
La Maison Rose
Tra le cose da vedere a Montmartre non può mancare La Maison Rose. Questo angolo tra Rue de l’Abreuvoir e Rue des Saules è stato reso celebre da diversi artisti che lo hanno immortalato nelle loro opere. La storia della casa è strettamente legata a quella di un gran numero di personalità locali, a partire dalla serie dei suoi proprietari. Non si sa esattamente quando fu costruita, probabilmente prima del 1850. D’altra parte, sappiamo che fu acquistata intorno al 1905 da una certa Laure Germaine Gargallo, moglie del pittore Ramon Pichot, ed ex modella di Picasso. La storia vuole che durante uno dei soggiorni della coppia in Catalogna, Laure, stupita dai colori delle case, abbia avuto l’idea al suo ritorno di dipingere la famosa casa di rosa. Fu per un lungo periodo frequentata da tantissimi artisti, tra cui Picasso. Oggi ospita un ristorante.
Place du Tertre
Dalla Maison Rose ho percorso in salita Rue des Saules fino all’incrocio con Rue Norvins. Immediatamente sulla sinistra mi sono ritrovato il Le Consulat, uno dei café e ristoranti storici di Montmartre. Ospitato all’interno di uno degli edifici più antichi di Montmartre, è stato frequentato da artisti come Van Gogh, Monet e Picasso. Ho poi percorso tutta Rue Norvins, una strada piena di locali e negozi per turisti, fino ad arrivare a Place du Tertre. È la famosa piazza di Montmartre dove si trovano i pittori e ritrattisti. Quel giorno soffiava vento forte e il tempo prevedeva pioggia, quindi non ce n’erano molti, ma nelle belle giornate la piazza è super affollata.
Altre cose da vedere a Montmartre
Le cose da vedere a Montmartre non sono finite qua. Da Place du Tertre ho percorso Rue du Mont Cenis. In questa strada si trova anche una lunga scalinata che è diventata uno degli angoli più fotografati di Montmartre. Effettivamente regala un bellissimo scorcio!
La vigna di Montmartre
Arrivato alla fine della scalinata, ho girato a sinistra su Rue Saint Vincent. Qui si trova la vigna di Montmartre. Come detto all’inizio, un tempo la collina di Montmartre era impiegata per la coltivazione della vite. Questa vigna urbana è la testimonianza di quel passato, sopravvissuta all’urbanizzazione dell’area. Ha una superficie di 1500 metri quadrati e conta circa 2000 piante di 27 diverse cultivar. Si producono un migliaio di bottiglie l’anno di Beaujolais e Pinot nero decorate con etichette dipinte da artisti locali. Se capitate a Montmartre a inizio ottobre, troverete la Fete des Vendanges (festa della vendemmia).
Non perdetevi lo scorcio che si può ammirare in Rue des Saules, di fronte alla vigna. È una delle poche testimonianze di come doveva essere Montmartre un tempo.
I cimiteri monumentali di Montmartre
Nelle strette vicinanze si trova anche il Cimitero di Saint-Vincent. È uno dei tre cimiteri monumentali di Montmartre e qui sono sepolti diversi personaggi della storia e dell’arte francese. Personaggi un po’ più famosi per noi sono invece sepolti al Cimitero di Montmartre (o Cimetière du Nord). Lì si trovano, tra gli altri, le tombe di Dalida, Degas, del poeta tedesco Heine e di Stendhal.
Musei da vedere a Montmartre
A Monmartre ci sono anche dei musei da vedere. Il primo che vi segnalo è il Musée de Montmartre (Museo di Montmartre). Attraverso le sue collezioni si racconta la storia di Montmartre, un tranquillo villaggio di vigneti e mulini a vento diventato uno dei centri culturali e artistici più produttivi d’Europa tra il XIX e il XX secolo. È ospitato nell’edificio più antico della collina di Montmartre, la Maison du Bel Air, costruito al XVII secolo. Diversi artisti vi abitarono, tra cui Renoir che dipinse qui il suo celebre La Balançoire e Le Bal du Moulin de la Galette nel 1876.
Un altro museo da vedere a Montmartre è l’Espace Dalí Paris. È l’unica mostra permanente di Salvador Dalí in Francia ed espone circa 300 opere tra sculture e grafiche.
Il Moulin Rouge
Per ultimo tra le cose da vedere a Montmartre ho tenuto il famoso Moulin Rouge. Se proprio dobbiamo essere precisi, il Moulin Rouge non si trova a Montmartre, ma nel quartiere confinante di Pigalle, ai piedi della collina. Ma parliamo di pochi metri dal quartiere degli artisti! L’ho lasciato anche per ultimo perché il mio consiglio è di andarlo a vedere di sera, quando è tutto illuminato. Credo che di giorno perda gran parte del suo aspetto scenografico.
Il Moulin Rouge è nato sull’esempio del Moulin de la Gallette. Dal momento che ai piedi della collina di Montmartre non soffiava un vento tale da giustificare la costruizione di mulini a vento, ne è stato costruito uno finto. Il Moulin Rouge è stato il primo edificio interamente alimentato a energia elettrica di Parigi. È diventato famoso per i suoi spettacoli di can can, a cui ancora oggi si può assistere. Al suo interno si sono esibiti anche alcune leggende della musica, come Edith Piaf, Frank Sinatra, Liza Minelli ed Elton John.
Dove dormire a Montmartre
Se state cercando un hotel a Parigi e vi piacerebbe alloggiare nel pittoresco quartiere di Montmartre, posso consigliarvi l’Hotel de Flore. Ho pernottato lì per 4 notti e mi sono trovato benissimo. Le stanze erano molto accoglienti, il rapporto qualità prezzo ottimo.
Cosa vedere a Montmartre: mappa
Nella mappa trovate tutte le cose da vedere a Montmartre elencate in questo articolo. Spero che in questo modo possiate costruire il vostro itinerario a Montmartre nel migliore dei modi e secondo i vostri gusti ed esigenze.
Se volete, esistono anche dei tour organizzati con guida, che vi portano in giro per il quartiere degli artisti, facendovi conoscere aneddoti e curiosità su questo angolo pittoresco di Parigi. Vi lascio qualche link:
Comment
Sono stata l’ultima volta a Parigi qualche anno fa, ma per appena un weekend, quindi posso dire di aver visto poco o nulla. Però il mio hotel era proprio a Montmartre, quindi almeno in questo bellissimo quartiere almeno ho trascorso un po’ di tempo. Sai che avevo prenotato una cena al Moulin de la Gallette, ma quando sono arrivata lì l’ho trovato chiuso, senza nemmeno un biglietto sulla porta e senza aver ricevuto una telefonata? Ancora oggi non so cosa sia successo.
Devo assolutamente tornare a Parigi quando sarà di nuovo possibile viaggiare in sicurezza.