Ho fatto un viaggio che mi ha portato a toccare tre capitali bagnate dal Danubio: Budapest, Vienna e Bratislava. In questo articolo parlerò della capitale dell’Ungheria, dandovi spunti su cosa vedere e fare a Budapest in due giorni. È una città che può essere visitata con facilità in un paio di giorni (con più calma tre). Ecco quindi il mio itinerario per visitare Budapest e i suoi luoghi d’interesse in un weekend. Pronti a partire?
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Cosa vedere a Budapest in due giorni
Sono atterrato a Budapest intorno alle 19 di venerdì. Direttamente in aerostazione, poco prima dell’uscita dall’area della consegna bagagli, ho acquistato il biglietto per un minibus che mi ha portato nel centro di Budapest (costo circa 6 euro). L’aeroporto di Budapest si trova a pochi chilometri dal centro città e quindi il viaggio è durato davvero pochi minuti. Il minibus mi ha lasciato in Deák Ferenc tér, nei pressi dell’hotel Ritz-Carlton.
Da lì ho raggiunto a piedi il Maverick Hostel & Ensuites Budapest, dove avrei alloggiato per 3 notti. La struttura, oltre a essere un ostello, offre anche camere con bagno privato. Ho amato la sua posizione, perché permette di visitare Budapest a piedi, limitando al minimo l’uso dei mezzi pubblici. L’unica nota negativa è stata il letto davvero poco comodo, ma per il prezzo che ho pagato ad agosto, direi che non devo lamentarmi. Dopo aver lasciato il bagaglio in camera sono uscito a cena e ho fatto un giro lungo il Danubio, fino ad arrivare di fronte al Parlamento. Consiglio vivamente di vederlo illuminato di sera.
Cosa vedere a Budapest in due giorni: giorno 1
Mercato centrale di Budapest
Iniziamo a parlare di cosa vedere a Budapest. Il mio primo giorno nella capitale ungherese è iniziato dal Mercato centrale di Budapest. È il più grande mercato coperto di Budapest, situato nel quartiere di Ferencváros. La dogana principale si trovava all’estremità di Pest dell’attuale ponte Szabadság, dove le merci trasportate sul fiume Danubio venivano sdoganate. Ciò spiega il fatto per cui questo grande mercato sia stato realizzato proprio in questo punto vicinissimo al fiume.
L’idea di costruire un mercato coperto così grande è del primo sindaco di Budapest, Károly Kamermayer. Si trova alla fine della famosa via dello shopping Váci utca e sul lato Pest del Ponte della Libertà in piazza Fővám. L’edificio è stato progettato e costruito da Samu Pecz nel 1897. Il mercato offre una grande varietà di bancarelle su tre piani. Il cancello d’ingresso ha un tocco neogotico. Una caratteristica architettonica distintiva è il tetto con piastrelle colorate. Il mercato si estende per circa 10.000 mq ed è coperto da struttura in acciaio.
La maggior parte delle bancarelle al piano terra offre prodotti come carni, dolci, caramelle, spezie e liquori. Molte hanno articoli che sono popolari tra i turisti: paprika, vino Tokaji, Túró Rudi (una barretta ricoperta di cioccolato e ripieno a base di ricotta), salsiccia kolbász e salame. Il secondo piano rialzato ha ristoranti e bancarelle di souvenir per i turisti. Nel seminterrato si trovano invece venditori di pesce, bancarelle di verdure e alcune macellerie specializzate.
Il mercato apre dal lunedì al sabato alle 6:00. Chiude il lunedì alle 17:00, dal martedì al venerdì alle 18:00 e il sabato alle 15:00.
Ponte della Libertà
Il Danubio attraversa la città nel suo cuore. In realtà la capitale dell’Ungheria nacque nel 1873 dall’unione di due città distinste: Buda e Pest. La prima sorge sulla riva occidentale del Danubio mentre la seconda su quella orientale. A collegarle ci sono diversi ponti e alcuni di essi sono diventati delle vere icone da vedere a Budapest.
Uscito dal Mercato centrale mi sono diretto verso il Danubio e ho attraversato il Ponte della Libertà (Szabadság híd in unghesese). Costruito tra il 1894 e il 1896, venne inaugurato dall’imperatore Francesco Giuseppe. Fu demolito dalle truppe tedesche in fuga nel gennaio 1945 e ricostruito rispettando il progetto originale. È lungo 333,6 metri e largo 20,1 metri e la parte superiore è decorata con grandi statue bronzee del Turul, un uccello molto ricorrente nella mitologia ungherese.
La collina Gellért
Oltrepassato il Ponte della Libertà, sono arrivato a Gellért tér, a piedi dell’omonima collina. Salendo sulla collina si possono trovare diversi punti panoramici da cui vedere Budapest dall’alto. La collina Gellért, dedicata a un missionario italiano andato in Ungheria per covertire i magiari, è alta 235 metri. Sulla sua sommità svetta la Cittadella, una piccola fortezza asburgica costruita dopo aver sedato la rivolta per l’indipendenza dell’Ungheria nel 1849. Nelle vicinanze si trova il Monumento alla libertà, una statua alta 14 metri dedicata ai numerosi soldati russi caduti per liberare Budapest dalle forze naziste.
La Chiesa nella Roccia
A piedi della collina si trovano altre attrattive di Budapest. Una di queste è la Chiesa nella Roccia. La sua costruzione fu completata nella primavera del 1931. Nel 1934, alla chiesa fu aggiunto un monastero neoromanico, sul lato danubiano della collina Gellért. La chiesa rupestre fu realizzata per i Paolini, l’unico ordine di monaci di fondazione ungherese che tornava in patria. È composta da due parti: l’antica grotta superiore (Grotta di San Giovanni, divenuta poi Grotta di Lourdes) e un sistema di cavità rocciose inferiore, creato artificialmente, all’interno della montagna, dove la temperatura resta costante a 21°C in inverno e in estate.
L’idea di costruire una chiesa rupestre nacque nel 1924 quando un gruppo di pellegrini ungheresi visitò Lourdes. Si decise di realizzarla nella Grotta di San Giovanni abbandonata sul lato sud della collina Gellért. Successivamente, tuttavia, la cavità naturale della grotta fu ampliata mediante esplosioni all’interno della montagna.
Nel 1950, il regime comunista abolì gli ordini monastici in Ungheria. Il lunedì di Pasqua del 1951, l’Autorità per la Difesa dello Stato fece irruzione nella chiesa rupestre. I monaci furono caricati su camion e alcuni di essi furono giustiziati e altri condannati a pene detentive. L’ordine ungherese dei Paolini ha riaperto la chiesa e il monastero il 27 agosto 1989, dopo la caduta dei regimi comunisti. Al mio passaggio la chiesa era chiusa e non ho potuto vedere gli interni.
Bagni Gellért
Tra le attrattive famose da vedere a Budapest ci sono le terme. Ai piedi della collina Gellért se ne trovano addirittura due. I Bagni Gellért sorgono a pochi passi dalla Chiesa nella Roccia e il suo edificio è un’opera eccezionale dell’Art Nouveau ungherese.
Il complesso termale è stato costruito tra il 1912 e il 1918. Tuttavia, i riferimenti alle acque curative in questo luogo si trovano già nel XIII secolo. Nel Medioevo, in questo sito sorgeva un ospedale. Con l’Impero Ottomano, i turchi costruirono i primi bagni termali. Il bagno prese il nome di Sárosfürdő (bagno fangoso) per il fatto che il fango minerale si depositiva sul fondo delle piscine.
Il complesso dei Bagni Gellért comprende piccole piscine contenenti l’acqua delle sorgenti termali minerali della collina. Quest’acqua è ricca di calcio, magnesio, idrocarbonato, alcali, cloruro, solfato e fluoruro. È molto indicata per il trattamento di malattie degenerative delle articolazioni, disturbi circolatori, asma e dei problemi di bronchite cronica. La temperatura dell’acqua è compresa tra 35 e 40°C.
Le terme sono decorate con mosaici e la sua sala principale presenta una galleria con tetto in vetro, costruita in stile Art-Nouveau. Il complesso comprende anche saune e piscine, una piscina all’aperto che può creare onde artificiali ogni 30 minuti. All’interno del complesso è racchiusa anche una sauna finlandese con piscina fredda.
Bagni Rudas
Camminando lungo il Danubio s’incontra un altro centro termale: i Bagni Rudas. Anche in questo caso, i primi bagni risalgono al 1550, durante il periodo del dominio ottomano. Ad oggi, conservano molti degli elementi chiave di un bagno turco, come la piscina ottagonale. Dispongono di sei piscine terapeutiche e una piscina la cui temperatura dell’acqua è compresa tra 10 e 42 °C.
Ponte Elisabetta
Continuando a camminare lungo il Danubio, sono arrivato in Piazza Döbrentei, una delle due estremità del Ponte Elisabetta (Erzsébet híd in ungherese). Si trova nella parte più stretta del Danubio e misura solo 290 m. Prende il nome dall’imperatrice Elisabetta d’Austria. Proprio nei pressi del ponte si può vedere grande statua in bronzo a lei dedicata nel mezzo di un piccolo giardino.
Il ponte originale in stile eclettico risale agli anni tra il 1897 e il 1903. Successivamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, quello che vediamo oggi è una ricostruzione semplificata. Collega Piazza 15 marzo (dove si trovano la chiesa più antica di Pest del XIII secolo e il famoso ristorante Mátyás Pince) con Piazza Döbrentei a Buda dominata dal monumento di San Gellért.
Castello di Buda: uno dei panorami più belli di Budapest da vedere
Camminando sul lungo fiume, sono arrivato ai piedi della collina di Buda, dominata dall’imponente castello. Sono entrato dal bazar. Esso ospita i giardini barocchi del castello di Buda e farvi una passeggiata è davvero piacevole. Tramite una scala mobile sono arrivato alla terrazza panoramica del castello, da dove si può vedere un panorama mozzafiato su tutta Pest e scattare la classica foto da cartolina con il Ponte delle Catene e il Parlamento.
Il castello di Buda nasce come fortezza nel Medioevo. Sotto il regno di re Mattia Corvino, inizia la trasformazione in palazzo rinascimentale. Dopo essere stato completamente distrutto dai turchi, gli Asburgo lo ricostruiscono in stile neobarocco. Quello che vediamo oggi è però una ricostruzione avvenuta a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, durante i quali il castello subì pesanti danni. Si presenta come un complesso monumentale in stile neo-barocco sormontato da un’imponente cupola alta 62 metri. Del palazzo barocco originale del XVIII secolo resta poco perché gran parte degli sfarzosi appartamenti reali sono andati perduti.
Nei suoi 700 anni di storia, il castello di Buda è stato la residenza dei sovrani ungheresi. Oggi nelle sue diverse ali ospita alcuni musei importanti da vedere a Budapest. Tra questi il Museo storico di Budapest che nei suoi 4 piani racconta la storia travagliata della capitale ungherese. Fanno parte di questo museo anche i resti dell’antico palazzo gotico e la cappella reale risalente al Trecento. Sotto la cappella reale è possibile visitare anche la Cripta palatina, dove dal Settecento sono stati sepolti i reali ungheresi. L’ala centrale del castello di Buda ospita la Galleria Nazionale, che espone una collezione molto completa di opere d’arte ungherese. Infine, è possibile anche visitare la Biblioteca Nazionale Széchenyi che raccoglie oltre 10 milioni di libri e documenti in lingua ungherese.
Buda
Dopo aver passeggiato tra i cortili del castello, ho iniziato l’esplorazione della città vecchia di Buda. A me Budapest è piaciuta molto, ma Buda è sicuramente una delle zone che ho amato di più. Sarà per la sua atmosfera di altri tempi, i vicoletti, le casette colorate, il ritmo rilassato. Molto carina è la piazzetta Dísz tér, con al centro il monumento dedicato alla guerra d’indipendenza e la casa di Houdini (visitabile). Mi sono fermato per qualche minuto al Vár Bistro, dove ho preso una fetta di torta e una bibita fresca per rifocillarmi.
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Ripreso il cammino tra le stradine calme di Buda, ho raggiunto la Chiesa di Santa Maria Maddalena. È una delle chiese più antiche del distretto del castello di Buda. La sua costruzione risale tra il XIII e il XV secolo in stile gotico. Oggi rimangono solo delle rovine e la torre della chiesa.
Questa chiesa fu il luogo dell’incoronazione di Francesco II, imperatore del Sacro Romano Impero, come re di Ungheria, e divenne la chiesa centrale della guarnigione del castello di Buda. Oggi nel giardino antistante la torre della chiesa sono visibili le rovine dell’antico edificio che danno un’idea di come fosse in passato. Entrando, è possibile salire sulla torre e ammirare il paesaggio da lassù. A me sinceramente non ha fatto impazzire come punto panoramico. È comunque un luogo suggestivo e lo suggerisco tra le cose da vedere a Budapest.
Bastione dei Pescatori
Ritornando in direzione del castello di Buda, avrei dovuto fermarmi alla Chiesa di Mattia. Sfortunatamente in quel momento era chiusa ai visitatori perché si stava celebrando un matrimonio. Ho dovuto quindi rimandare la visita al giorno seguente. Sono andato direttamente al Bastione dei Pescatori, uno dei simboli di Budapest da vedere assolutamente.
Il Bastione dei Pescatori è una delle attrazioni turistiche di Budapest più visitate grazie al panorama unico sulla città che si può ammirare dalle sue terrazze panoramiche neo-romaniche. La sua facciata principale, parallela al Danubio, è lunga circa 140 metri. Le sue sette alte torri di pietra simboleggiano i sette capi degli ungheresi che fondarono l’Ungheria nell’895.
Le mura originarie furono costruite nel 1700 e facevano parte della cinta muraria del castello. Diversi storici affermano che nel Medioevo questa parte delle mura del castello fosse protetta dalla corporazione dei pescatori (da qui il nome). L’attuale struttura risale agli anni tra il 1895 e il 1902 ed è in stile neo-romanico, ispirato a un tratto delle mura del Castello di Buda. Se siete degli amanti di fotografia e cercate un luogo dove fotografare Budapest all’alba, il Bastione dei Pescatori è sicuramente il luogo che fa per voi.
Isola Margherita
Sceso dalla collina di Buda, ho continuato a camminare lungo il Danubio fino ad arrivare al Ponte Margherita. Questo ponte di Budapest, oltre a collegare Buda e Pest, porta anche sull’isola Margherita. Prende il nome da Santa Margherita d’Ungheria, che visse in un monastero che sorgeva proprio su quest’isola. È un’isola lunga 2,5 km e larga 500 metri in mezzo al Danubio che consiglio di inserire tra le cose da vedere a Budapest. È un piccolo polmone verde, con un parco immenso con tanti fiori colorati, fontane con giochi d’acqua e di luce a tempo di musica. Potete visitarla a piedi oppure noleggiare una bici, una macchina elettrica o un risciò.
Cosa vedere a Budapest in due giorni: giorno 2
Se nella prima giornata mi sono concentrato soprattutto a Buda, ho trascorso il secondo giorno principalmente a Pest.
Sinagoga di Budapest
La prima tappa della giornata è stata la Sinagoga grande di Budapest. Sfortunatamente a causa delle restrizioni per il covid, non era aperta alle visite. Ho potuto quindi osservarla solo dall’esterno. È un edificio storico situato nel quartiere di Erzs ed è la più grande sinagoga d’Europa, con una capienza di 3.000 persone.
La sinagoga fu costruita tra il 1854 e il 1859 in stile neomoresco, con la decorazione ispirata principalmente su modelli islamici del Nord Africa e della Spagna medievale (principalmente l’Alhambra). L’architetto viennese della sinagoga, Ludwig Förster, credeva che non potesse essere identificata alcuna architettura tipicamente ebraica, e quindi scelse forme architettoniche tipicamente orientali che possono essere state in qualche modo legate al popolo israelita, e in particolare agli arabi.
Il complesso della Sinagoga di via Dohány è costituito dalla Grande Sinagoga, dal Tempio degli Eroi, dal cimitero, dal Memoriale e dal Museo ebraico, che è stato costruito sul luogo in cui sorgeva la casa natale di Theodor Herzl. La stessa Via Dohány dove sorge ha forti connotazioni olocaustiche in quanto costituiva il confine del ghetto di Budapest.
All’interno è costituita da una singola navata larga 12 metri. I sedili al pianterreno sono per gli uomini, mentre la galleria superiore, sostenuta da pali ornati in acciaio, ha sedili per le donne. Questa sinagoga è molto diversa dalle altre sinagoghe della città in quanto è l’unica ad avere organi a canne e un cimitero.
Piazza Elisabetta
Ripreso il cammino, ho raggiunto la vicina Piazza Elisabetta (Erzseber tèr), dedicata all’imperatrice d’Austria Sissi. In questa piazza centralissima di Budapest di trovano coloratissime aioule fiorite, panchine, palazzi d’inizio del Novecento, una fontana neoclassica al centro e ruota panoramica. È un luogo molto frequentato di sera, soprattuto in estate.
Basilica di Santo Stefano
Da Piazza Elisabetta ho percorso la Sas utca, fino ad arrivare in Piazza Santo Stefano (Szent István tér in ungherese), dominata dalla Basilica di Santo Stefano. Prende il nome da Stefano, il primo re d’Ungheria (c 975-1038), la cui mano destra è ospitata nel reliquiario. È la chiesa più importante dell’Ungheria, una delle attrazioni turistiche più significative da vedere a Budapest.
Con i suoi 96 metri di altezza, è la terza chiesa più alta dell’Ungheria. Anche il Palazzo del Parlamento ungherese è della stessa altezza e per un lungo periodo era vietato costruire edifici più alti di 96 metri. Ha una larghezza di 55 metri e una lunghezza di 87,4 metri. Fu completata nel 1905 dopo 54 anni di lavori, con un po’ di ritardo rispetto a quanto previsto. Gran parte di questo ritardo può essere attribuito al crollo della cupola nel 1868 che richiese la completa demolizione delle opere completate e la ricostruzione da zero.
Lo stile architettonico è neoclassico; ha pianta a croce greca. La facciata è ancorata da due grandi campanili. Nella torre meridionale si trova la campana più grande dell’Ungheria, con un peso di oltre 9 tonnellate (8,9 tonnellate lunghe; 9,9 tonnellate corte). I visitatori possono accedere alla cupola tramite ascensori o salendo 364 gradini e ammirare una vista a 360° su Budapest.
La Basilica è ricca di opere d’arte. Nell’atrio dell’ingresso principale si possono ammirare il rilievo di Santo Stefano di Károly Senyei e i mosaici di Bertalan Székely e Mór Than. La cupola mostra la rappresentazione del Signore Dio, e il tamburo mostra Cristo, i profeti e gli evangelisti. La volta del santuario presenta allegorie della Santa Messa su mosaici di Gyula Benczúr e mette in risalto le fasi importanti della vita di Santo Stefano nella serie di rilievi in bronzo di Ede Mayer.
Parlamento di Budapest: da vedere assolutamente
E dal principale luogo di culto dell’Ungheria, sono passato all’edificio per antonomasia del potere politico ungherese: Il Parlamento. È il simbolo della città, lo si trova in tutte le foto da cartolina della capitale ungherese e per questo deve essere incluso assolutamente tra le cose da vedere a Budapest.
È possibile visitare il Parlamento unghesere solo con visita guidata. Io ho prenotato la visita guidata in italiano delle 13:30 (variano in base ai giorni). Bisogna arrivare con circa 15 minuti di anticipo, in modo da poter fare i controlli di sicurezza. La visita guidata dura circa 50 minuti ed è possibile scattare fotografie. L’unico ambiente dove è severamente vietato farlo è la sala della Corona di Santo Stefano.
Budapest è stata unificata nel 1873. Sette anni dopo la Dieta decise di istituire un nuovo palazzo del Parlamento rappresentativo, che esprimesse la sovranità della nazione. La costruzione dell’edificio iniziò nel 1885 e l’inagurazione avvenne nel 1896, sebbene l’effettivo completamento fu nel 1904. Circa 100.000 persone sono state coinvolte nella sua costruzione, durante la quale sono stati utilizzati 40 milioni di mattoni, mezzo milione di pietre preziose e 40 chilogrammi d’oro. Dalla Seconda Guerra Mondiale la legislatura è diventata unicamerale e oggi il governo utilizza solo una piccola parte dell’edificio.
Le scarpe sulla riva del Danubio
A pochi metri dal Parlamento ungherese, camminando in direzione del Ponte delle Catene, si trovano le Scarpe sulla riva del Danubio. Si tratta di un monumento eretto il 16 aprile 2005, ideato dal regista Can Togay e realizzato dallo stesso sulla riva orientale del Danubio con lo scultore Gyula Pauer, per onorare gli ebrei massacrati dalle milizie fasciste ungheresi appartenenti al Partito delle Croci Frecciate a Budapest durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu ordinato loro di togliersi le scarpe e furono fucilati sulla riva del fiume così che i loro corpi caddero nel corso d’acqua e fossero portati via dalla corrente. Rappresenta le loro scarpe lasciate sulla riva.
Lo scultore ha ricreato sessanta paia di scarpe in ferro tipiche di quegli anni. Le scarpe sono attaccate al terrapieno di pietra e dietro di esse si trova una panca di pietra lunga 40 metri e alta 70 cm. In tre punti ci sono cartelli in ghisa, con il seguente testo in ungherese, inglese ed ebraico: “In memoria delle vittime colpite nel Danubio dai miliziani della Croce Frecciata nel 1944-45. Eretto il 16 aprile 2005”. Dato il suo significato, è sicuramente tra le attrattive da vedere a Budapest.
Ponte delle Catene
Da un simbolo di Budapest a un altro. Aperto nel 1894, Il Ponte delle Catene fu il primo ponte permanente sul Danubio in Ungheria. È ancorato sul lato Pest del fiume a Piazza Széchenyi (ex Roosevelt), adiacente al Palazzo Gresham e all’Accademia Ungherese delle Scienze, e sul lato Buda a Piazza Adam Clark, vicino all’estremità inferiore della funicolare della collina del castello, che porta al castello di Buda.
In realtà, il ponte è dedicato a István Széchenyi, uno dei principali sostenitori della sua costruzione, ma è più comunemente noto come “Ponte delle Catene“. Al momento della sua costruzione, era considerato una delle meraviglie ingegneristiche del mondo moderno. Divenne un simbolo di progresso, risveglio nazionale e collegamento tra Oriente e Occidente.
All’apertura, la sua campata centrale di 202 metri era una delle più grandi al mondo. I leoni su ciascuna delle spalle furono scolpiti nella pietra dallo scultore János Marschalkó e installati nel 1852. La struttura in ghisa del ponte è stata rafforzata nel 1914. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il ponte fu fatto saltare in aria il 18 gennaio 1945 dai tedeschi in ritirata durante l’assedio di Budapest. Solo le torri imasero in piedi e il ponte fu ricostruito e riaperto nel 1949. Camminando di sera a Budpest, è stato bello vedere il ponte illuminato con i colori della bandiera ungherese.
Funicolare del Castello di Buda
Come detto precedentemente, nella prima giornata a Budapest non ero riuscito a vedere la Chiesa di Mattia all’interno. Così sono dovuto ritornare il giorno seguente. Questa volta, per salire sulla collina del castello di Buda, ho utilizzato la funicolare.
La funicolare della collina del castello di Budapest (o Budavári Sikló in ungherese) collega Piazza Adam Clark e il Ponte delle Catene al castello di Buda. La linea è stata inaugurata il 2 marzo 1870 ed è di proprietà comunale dal 1920. All’epoca, questa funicolare fu la seconda in Europa, in quanto solo Lione aveva un sistema di trasporto simile.
La linea è gestita dalla BKV (compagnia del trasporto pubblico di Budapest) e opera dalle 10:00 alle 18:00 ogni giorno. Il costo del biglietto è di 1400 fiorini (4 euro) per la corsa singola e 2000 fiorni (5,75 euro) per andata e ritorno. Per altre informazioni, vi rimando alla sito ufficiale.
Chiesa di Mattia
Ed eccoci finalmente alla Chiesa di Mattia. Anche se comunemente viene chiamata con questo nome, si tratta della chiesa della Nostra Signora Assunta della Collina del Castello. Si trova in Piazza della Santissima Trinità, di fronte al Bastione dei Pescatori. Secondo alcune fonti, la chiesa fu originariamente costruita in stile romanico nel 1015. L’attuale edificio in stile tardo-gotico risale alla seconda metà del XIV secolo e restaurato alla fine del XIX secolo.
È un edificio con una storia importante. Tra le sue mura furono incoronati alcuni sovrani d’Ungheria: Francesco Giuseppe I d’Ungheria ed Elisabetta, Carlo IV d’Ungheria e Zita di Borbone-Parma. In questa chiesa è anche avvenuto un miracolo. Nel 1686, durante l’assedio della città di Buda da parte della Lega Santa, un muro della chiesa crollò a causa dei colpi di cannone. Si scoprì che una vecchia statua votiva della Madonna era nascosta dietro il muro. Quando la scultura della Vergine Maria apparve davanti ai musulmani in preghiera, il morale della guarnigione musulmana crollò e la città cadde lo stesso giorno.
La Chiesa di Mattia colpisce già osservandola dall’esterno. Si possono vedere finestre traforate, alte guglie e il tetto di maiolica multicolore. La facciata asimmetrica presenta una torre fatta erigere dal re Mattia Corvino nel 1470. All’interno, i colori sono grandi protagonisti, grazie ai motivi geometrici e vegetali dipinti sulle pareti. Tutto l’interno è in stile neogotico, a eccezione della cappella della Santa Croce che è neoromanica.
La Chiesa di Mattia è aperta alle visite solo quando non sono in corso delle cerimonie religiose. Il prezzo del biglietto è di 1.800 fiorini ungheresi (circa 7 euro) e con un supplemento è possibile salire sulla torre per ammirare il panorama. A me è piaciuta moltissimo, quindi la consiglio tra i luoghi da vedere a Budapest.
Piazza degli Eroi
Sceso dalla collina di Buda e dopo una pausa dolce a base di trdelník (un dolce tipico ungherese), ho raggiunto Piazza degli Eroi al calare del sole. È una delle principali piazze di Budapest, nota per il suo iconico complesso di statue con i Sette capi dei Magiari e altri importanti leader nazionali ungheresi, così come la Lapide commemorativa degli eroi, spesso erroneamente chiamata Tomba del Milite Ignoto. La piazza si trova vicino al parco cittadino di Városliget. Ospita il Museo delle Belle Arti e la Galleria d’arte Műcsarnok. La piazza ha svolto un ruolo importante nella storia ungherese contemporanea ed è stata sede di numerosi eventi politici.
Il punto focale di Piazza degli Eroi è il Monumento del Millennio. La costruzione iniziò nel 1896 per commemorare il millesimo anniversario della conquista ungherese del bacino dei Carpazi e la fondazione dello stato ungherese nell’896. Quando il monumento fu originariamente costruito, l’Ungheria faceva parte dell’Impero austro-ungarico e quindi gli ultimi cinque spazi per le statue a sinistra del colonnato furono riservati ai membri della dinastia regnante degli Asburgo. Il monumento fu danneggiato nella Seconda Guerra Mondiale e quando fu ricostruito, gli Asburgo furono sostituiti dalle figure attuali.
Davanti al monumento si trova la Pietra Commemorativa degli Eroi, un grande cenotafio in pietra circondato da una catena di ferro ornamentale. Il cenotafio è dedicato “Alla memoria degli eroi che hanno dato la vita per la libertà del nostro popolo e la nostra indipendenza nazionale”. Alcuni la indicano erroneamente come la “Tomba del Milite Ignoto”. L’Ungheria non ha la tomba del Milite Ignoto a differenza della maggior parte dei paesi europei, né alcun monumento ai caduti sconosciuti di guerra.
Altre cose da vedere a Budapest
Ciò che avete letto finora è cosa sono riuscito a vedere a Budapest in due giorni. Per questioni di tempo non ho fatto un salto ai Bagni Széchenyi. Sono il più grande centro termale d’Europa e si trovano nel parco Városliget, nelle vicinanze di Piazza degli Eroi. L’edificio dei bagni è stato costruito in stile neobarocco all’inizio del Novecento e la superficie coperta era di 6.220 metri quadrati. Il complesso è stato ampliato nel 1927 fino alle dimensioni attuali, con 3 piscine scoperte e 15 coperte. Una seconda sorgente termale è stata trovata nel 1938 a una profondità di 1.256 metri, con acqua alla temperatura di 77 °C.
Una altro luogo da vedere a Budapest è proprio il parco Városliget. Si estende per circa 1,2 km2 e al suo interno si possono fare delle piacevoli passeggiate lungo i suoi laghetti. Tra le principali attrattive da vedere vi sono il Castello di Vajdahunyad, lo Zoo di Budapest, e l’Edificio del Circo di Budapest.
Mappa delle principali attrattive da vedere a Budapest
Ecco una mappa con le principali attrattive da vedere a Budapest.
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