Cosa vedere a Porto: itinerario di due giorni
Porto è stata la prima tappa del mio tour del Portogallo. Mi avevano parlato benissimo di Porto e per questo motivo le aspettative erano abbastanza alte. Effettivamente a Porto ho trovato tutto quello che mi aspettavo di trovare in Portogallo. Se state cercando una città che descriva al meglio il carattere del Portogallo, Porto è sicuramente tra le scelte più azzeccate. Il carattere un po’ decadente è il suo marchio di qualità e vi assicuro che vi conquisterà. Perlomeno ha conquistato me e adesso Porto ha un ruolo speciale nel mio cuore. Ma bando alle ciance! Se siete qui è perché volete sapere cosa vedere a Porto, quindi ecco il mio itinerario di due giorni nella “capital do Norte“.
Prima di parlare di cosa vedere a Porto, è bene fare una piccola precisazione. Si chiama Porto o Oporto? In italiano siamo soliti usare entrambi i nomi, anche se credo che Porto sia più comune. Il nome in portoghese è Porto, mentre Oporto è la sua traduzione inglese. Quindi Porto dovrebbe essere la scelta più corretta. Fatta questa precisazione sul nome, partiamo subito con la visita di Porto.
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Cosa vedere a Porto: giorno 1
Sono atterrato a Porto a mezzogiorno, in perfetto orario. Subito dopo lo sbarco ho raggiunto la fermata della metropolitana dell’aeroporto per raggiungere il centro. Da qui parte la linea E (viola) che in circa 30 minuti porta comodamente nel centro di Porto. Il costo del biglietto è di 2 euro. Sono arrivato fino al capolinea Trindade per poi prendere la linea B (rossa) fino a Bolhão. Non potrò mai dimenticare la sorpresa che ho avuto davanti ai miei occhi una volta salita la scala mobile della stazione della metro. Proprio davanti a me mi si è palesata la Capela das Almas, interamente decorata di azulejos blu. Mi ha fatto venire tantissima voglia di iniziare subito con l’esplorazione della città, quindi ho raggiunto subito l’hotel Moov Porto Centro per lasciare i bagagli.
Chiesa di Sant’Ildefonso
Il mio itinerario di due giorni a Porto è iniziato dalla Chiesa di Sant’Ildefonso. La fortuna ha voluto che l’hotel in cui alloggiavo si trovasse in Praça da Batalha, proprio di fianco alla chiesa. È una delle chiese di Porto con le facciate più belle della città. Non c’è da stupirsi che a Porto, e in generale in Portogallo e Spagna, ci siano molte chiese, a dimostrazione dell’importanza che la Chiesa cattolica ha sempre avuto e ha ancora in questi Paesi.
La sua costruzione è avvenuta tra il 1709 e il 1739 e sin da subito è stata intitolata a Sant’Ildefonso da Toledo. Questa chiesa si distingue per la sua facciata, i due campanili e la nicchia dedicata al patrono che si eleva sopra la trabeazione. Gli azulejos, le piastrelle tipiche portoghesi, che coprono la facciata e raffigurano episodi della vita di Sant’Ildefonso sono state aggiunte nel 1932. La bellezza della facciata la fa assolutamente diventare una delle cose da vedere a Porto assolutamente. All’interno, la navata è in stile proto-barocco, con un soffitto ligneo e stucchi ornamentali sulle pareti. Gli altari laterali sono presentano invece elementi neoclassici e rococò.
Informazioni per la visita
La visita della chiesa di Sant’Ildefonso è gratuita. La chiesa è aperta tutti i giorni:
- il lunedì dalle 15:00 alle 18:00,
- dal martedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:30
- e il sabato e la domenica dalle 9:00 alle 12:45 e dalle 18:00 alle 19:45.
Rua de Santa Catarina e la Capela das Almas
Uscito dalla Chiesa di Sant’Ildefonso, ho percorso l’adiacente Rua de Santa Catarina, una delle vie dello shopping principali del centro di Porto. Non avendo pranzato ed essendo ormai passate abbondantemente le 15, mi sono fermato alla Fábrica da Nata, dove ho assaggiato per la prima volta i pasteis. Che dire? Sarà stata la fame o il fatto che fossero buonissimi, ma me ne sono pappati tre. Anche se, devo ammettere che non sono stati i più buoni che abbia mangiato durante tutto il tour del Portogallo.
Con la pancia piena, mi sono spostato verso la vicina Capella das Almas (Cappella delle Anime, chiama anche Capela de Santa Catarina). Anche questa è tra le chiese più iconiche da vedere a Porto. Sebbene all’interno sia abbastanza semplice, è l’esterno interamente decorato di azulejos che lascia a bocca aperta. Le sue origini sono riconducibili a un’antica cappella in legno eretta in onore di Santa Catarina. La costruzione dell’edificio odierno risale alla fine del XVIII secolo. La facciata principale ha una porta intelaiata e sormontata da un frontone circolare. Sul timpano è fissato uno stemma bipartito con gli stemmi di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina. A sinistra si trova il campanile, che presenta due ordini. Un altro punto forte è la vetrata che rappresenta le anime, eseguita nel XIX secolo dal pittore Amândio Silva.
Fino al 1929, le superfici esterne della cappella erano intonacate e colorate di bianco senza piastrelle. Il rivestimento della cappella è oggi costituito da 15.947 piastrelle che coprono circa 360 metri quadrati di muro. Le piastrelle che rivestono la cappella sono state disegnate da Eduardo Leite. Risalgono al 1929 e rappresentano le tappe della vita di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina, che sono venerati nella cappella.
Informazioni per la visita
La visita è gratuita e gli orari di apertura sono i seguenti:
- Lunedì, Martedì e Sabato: dalle 7:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00.
- Mercoledì al Venerdì: dalle 7:30 alle 19:00.
- Domenica: dalle 7:30 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 19:00.
Chiesa della Trinità
Con gli occhi pieni di bellezza, ho ripreso il mio giro perché le cose da vedere a Porto erano ancora tante. Ho iniziato a camminare lungo Rua de Fernandes Tomás. Sono passato davanti al Mercado do Bolhão, il mercato coperto del centro di Porto, che sfortunatamente era chiuso per lavori. Ho quindi proseguito fino alla fine di quella via, curiosando tra i palazzi un po’ decadenti tipici della città di Porto.
Sono arrivato in Praça da Trindade, una piazza molto carina delimitata dalla Chiesa della Trinità e il retro del Municipio di Porto. Al centro della piazza si trova la Chafariz do Laranjal, una fontana sulla cui sommità ho visto un gabbiano comodamente seduto a godersi il fresco dell’acqua in quel caldo pomeriggio di luglio.
La Igreja da Trindade è stata costruita nel XIX secolo ed è una delle chiese più imponenti della città di Porto. Fa parte del complesso di edifici che compongono l’ospedale del Terzo Ordine della Santissima Trinità, creato nel 1755 dopo la soppressione dell’Ordine di San Domenico. La chiesa occupa un intero isolato e il gruppo di edifici è stato progettato dall’architetto e ingegnere militare Carlos Amarante nei primi anni del XIX secolo. Dal punto di vista stilistico si tratta di un edificio neoclassico con alcuni elementi barocchi. All’interno della chiesa, si fa notare per la qualità tecnica della sua decorazione, in particolare il lavoro in marmo e il legno intagliato e dorato delle pale d’altare, in particolare quella dell’altare maggiore realizzata dall’architetto José Marques da Silva.
Avenida dos Aliados
Uscito dalla chiesa delle Trinità, mi sono spostato nella vicina Avenida dos Aliados. È generalmente considerata il salotto della città di Porto ed è, come tale, il viale più grandioso. Affiancato da edifici decorati in una gamma di stili architettonici, dal neoclassico alle beaux arts francese, questo viale ospita alcuni degli hotel più prestigiosi della città insieme alle sedi di numerose banche e compagnie assicurative.
Il nome di questo viale centrale si traduce “Viale degli Alleati” con riferimento al trattato tra Portogallo e Regno Unito del XIV secolo. Ancora in vigore, il Trattato anglo-portoghese è la più antica alleanza al mondo ancora in vigore.
In cima all’Avenida si trova il maestoso municipio (Câmara Municipal), sormontato da una torre dell’orologio centrale che si eleva a 70 metri sopra la strada sottostante. Di fronte al municipio si trova Praça do General Humberto Delgado, un’ampia piazza alberata in pietra fiancheggiata da strade trafficate su entrambi i lati.
È difficile non rimanere colpiti dagli sgargianti ornamenti architettonici che balzano dalle facciate e dai tetti di praticamente ogni edificio, tra cupole, guglie, statue e lucernari. Camminando lungo il viale ho avuto quasi l’impressione di esser tornato tra gli edifici della Gran Via di Madrid.
Ai piedi della via più grandiosa del Porto si trova la vivace piazza Praça da Liberdade. Questa estremità è dominata dall’imponente facciata neoclassica di Palácio das Cardosas del XVIII secolo, che oggi ospita l’esclusivo hotel InterContinental Porto. In Praça da Liberdade si può anche ammirare la statua equestre di Pietro IV del Portogallo.
Chiesa e Torre dei Chierici: da vedere a Porto assulutamente
Lasciato il salotto di Porto, ho imboccato Rua dos Clerigos, una leggera salita che mi ha portato all’omonima chiesa. Essa fa parte del complesso architettonico dei Chierici, considerato Monumento Nazionale dal 1910. È uno dei principali punti di interesse della città per la sua Torre, il Museo e la Chiesa, e un luogo imperdibile da vedere a Porto. La chiesa e la Torre fanno parte di un edificio di ispirazione barocca del XVIII secolo e sono annesse alla Casa della Confraternita dei Chierici, che dal 2014, dopo essere diventata un museo, è aperta al pubblico.
Il progetto della Chiesa dei Chierici è dell’architetto di origini italiane Nicolau Nasoni. I lavori iniziarono nell’aprile 1732, avviando così la costruzione di quella che sarebbe diventata la prima chiesa in Portogallo con pianta ellittica, completata nel 1749. Inoltre, la galleria che circonda l’intera navata, che consente di osservare la chiesa nel suo insieme, è anche una caratteristica unica di questo tempio.
La visita al complesso dei Chierici inizia dal Museo, che espone collezioni di scultura, pittura, mobili e oreficeria di notevole valore artistico, dal XIII secolo al Novecento. Si passa attraverso una galleria che permette di osservare l’intera chiesa dall’alto. Poi si inizia la salita sulla torre. A più di 75 m di altezza, dopo aver salito 225 gradini, la vista sulla città è assolutamente sbalorditiva. Da una prospettiva a 360°, i visitatori possono godere di un momento unico, sia di giorno che di notte, quando in certe occasioni speciali la torre apre le sue porte fino alle 23:00. La Torre dei Chierici è il punto panoramico di Porto che mi ha fatto battere forte il cuore. Per questo motivo deve essere inserito tra le cose da vedere a Porto.
Informazioni per la visita
La Torre dei Chierici è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19. Il costo del biglietto è di 6 euro (acquistabile qui).
Libreria Lello
Vicinissimo alla Chiesa e Torre dei Chierici, in Rua das Carmelitas, si trova la Librera Lello (il nome interno è Livraria Lello e Irmão). Oltre a essere la seconda libreria più antica ancora in attività in Portogallo, è considerata anche una delle più belle del mondo. È ospitata all’interno di un antico edificio del centro, la cui facciata, in uno stile che è un misto tra Neogotico e Liberty, è molto gradevole da vedere. Tuttavia, è l’intero che richiama migliaia di visitatori ogni anno. Troverete una scalinata in legno con i gradini rossi che conducono al piano superiore pieno di scaffali di libri. Il soffitto sembra anche realizzato in legno, ma in realtà è solo rifinito con lo stesso materiale con cui è decorata la scala.
La Libreria Lello è diventata famosa soprattutto per il fatto che abbia ispirato J. K. Rowling. Pare infatti che l’autrice di Happy Potter fosse solita ricarsi in questa libreria, quando negli anni ’90 insegnava inglese a Porto. Qui avrebbe trovato l’ispirazione per le scale della scuola di magia di Hogwarts e la libreria in Diagon Alley. Di sicuro ciò ha fatto la fortuna di questa libreria che era destinata a chiudere. Ogni anno infatti è visitata da migliaia di visitatori e per questo motivo troverete sempre una fila all’ingresso. Per entrare è necessario pagare un biglietto di 5 euro che può essere utilizzato come buono per l’acquisto di un libro.
Igreja do Carmo
Poco lontano dalla Libreria Lello si trova un’altra chiesa da vedere assolutamente a Porto. Sto parlando della Igreja do Carmo.
La Igreja do Carmo o Chiesa del Venerabile Terzo Ordine di Nossa Senhora do Carmo, si trova all’incrocio tra Praça de Carlos Alberto e Rua do Carmo. Realizzata in stile barocco/rococò, fu costruita nella seconda metà del XVIII secolo, tra il 1756 e il 1768, dall’Ordine Terceira do Carmo, su progetto dell’architetto José Figueiredo Seixas. Questa chiesa è attaccata alla Chiesa dei Carmelitani, sul lato ovest, costituendo un complesso unico, sebbene le due chiese siano separate.
La facciata principale presenta Sant’Anna, alla quale l’Ordine dei Carmelitani professava grande devozione. Due nicchie che fiancheggiano l’ingresso ospitano le immagini dei profeti Elia ed Eliseo, i due modelli più rappresentativi dell’Ordine. Nella parte superiore del corpo della facciata, guglie e sculture delle figure dei quattro Evangelisti rivelano influenze dello stile “barocco italiano”, create da Nicolau Nasoni. La facciata laterale della Igreja do Carmo è ricoperta da un grandioso pannello di piastrelle, raffigurante scene che alludono alla fondazione dell’Ordine Carmelitano. La composizione è stata disegnata da Silvestre Silvestri, dipinta da Carlos Branco.
All’interno della Igreja do Carmo, si possono ammirare un’eccellente intaglio dorato sulle cappelle laterali e sull’altare maggiore, statue e diversi dipinti ad olio. Il suo programma iconografico è legato alla Passione, uno dei temi caratteristici dei Carmelitani.
Miradouro da Vitoria
Mi sono subito rimesso in marcia perché le cose da vedere a Porto erano ancora tante. Sono passato davanti al Museo della Fotografia di Porto e ho percorso R. de São Bento da Vitória fino in fondo. Sono quindi arrivato al Miradouro da Vitória. La parola miradouro in portoghese significa punto panoramico, e il Miradouro da Vitória è forse il più noto di questi a Porto. Il panorama sul quartiere della Ribeira da qui è un ottimo modo per ammirare alcune delle principali attrazioni della città. Si possono vedere il ponte Dom Luis, la Cattedrale (Se in portoghese) e il Palazzo Vescovile che si stagliano sopra il mosaico di tetti in terracotta sottostanti.
Ciò che rende il Miradouro da Vitória particolarmente attraente è il fatto che sia gratuito. Ci sono altri ottimi punti panoramici di Porto, ad esempio la cima della Torre dei Chierici che abbiamo già visto, o dall’altra parte del fiume dalla terrazza del Mosteiro da Serra do Pilar a Vila Nova de Gaia. Tuttavia, nessuno di questi è gratuito. Questo punto panoramico si trova su una proprietà privata, ma un cartello dichiara che i turisti sono i benvenuti. Non fatevi impressionare dal luogo un po’ abbandonato a se stesso. Potete entrare senza problemi.
Praça do Infante D. Henrique
Dopo aver ammirato Porto da questo punto panoramico, ho iniziato la mia discesa verso il quartiere della Ribeira. Ho camminato attraverso scalinate e vicoli fino ad arrivare in Praça do Infante D. Henrique. Questa piazza risalente alla fine dell’Ottocento mi è piaciuta molto e vi consiglio di considerarla tra le cose da vedere a Porto.
Al centro si trova un piccolo giardino con la statua dell’Infante Dom Henrique de Avis, grande navigatore e considerato il patrono delle scoperte portoghesi. Non a caso è raffigurato con il braccio teso in direzione del fiume Douro. In cima alla piazza invece si trova il Mercato Ferreira Borges, eretto alla fine del XIX secolo per sostituire il Mercado da Ribeira. Si presenta come una struttura costruita in vetro e ferro rosso, che risalta davanti agli altri palazzi dall’aspetto più sobrio e armonioso. Fu usato pochissimo per questa funzione: la leggenda vuole che i commercianti non volessero lasciare il vecchio mercato all’aperto. Il Mercato Ferreira Borges, quindi, fu utilizzato per altre e funzioni e tra il 1939 e il 1978 servì da centro di approvvigionamento per gli altri mercati.
Continuando a esplorare Praça do Infante Dom Henrique, si trovano le chiese di São Francisco e São Nicolau. La prima, in stile gotico, risale al XIV secolo, mentre la seconda alla fine del XVI secolo. La facciata di São Nicolau, dai toni blu, è più armoniosa rispetto a quella di São Francisco, che ha un’interessante struttura asimmetrica. Sono riuscito a entrare solo nella chiesa di São Nicolau, perché São Francisco a quell’ora era chiusa.
Palacio da Bolsa: il palazzo più famoso da vedere a Porto
L’edificio che cattura l’attenzione del visitatore nella piazza è sicuramente Palacio da Bolsa, considerato una delle attrattive principali da vedere a Porto. La costruzione iniziò nel 1842, per essere completata nel 1910, con influenze toscane e inglesi sulla facciata. Sede dell’Associazione Commerciale di Porto, l’edificio è stato classificato dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità e al suo interno si svolgono eventi culturali, politici e sociali. È possibile visitarlo solo durante le visite guidate della durata di 30 minuti offerte in portoghese, inglese, spagnolo e francese a orari prestabiliti.
Informazioni per la visita
Palacio da Bolsa segue questi orari di apertura:
- Da novembre a marzo
9:00 – 13:00 / 14:00 – 17:30 - Da aprile a ottobre
9:00 – 18:30
e il costo del biglietto è di 10 euro. Potete acquistare i biglietti qui.
La Ribeira
Da Praça do Infante Dom Henrique mi sono spostato nell’angolo più pittoresco di Porto: il quartiere della Ribeira. Si sviluppa sulla collina che scende a strapiombo sul fiume Douro ed è caratterizzato dalle tipiche case colorate di Porto dislocate lungo le salite ripide del quartiere. Un consiglio che vi do è di indossare scarpe comode, sia per affrontare le salite sia per il fatto che le stradine sono quasi tutte acciottolate. La Ribeira è un quartiere molto frequentato la sera, grazie alla forte presenza di ristoranti e locali. Molti di essi si trovano in prossimità del cuore pulsante del quartiere: Praça da Ribeira.
Considerata una delle piazze più antiche della città, Praça da Ribeira viene già citata in lettere reali dal 1389. Nel Medioevo vi si svolgeva già una grande attività economica, con bancarelle e un mercato di pesce, per la presenza di un porto a pochi chilometri dalla foce del fiume Douro. Situata in un punto chiave per lo sviluppo commerciale, Praça da Ribeira ha sempre meritato l’attenzione delle autorità responsabili dell’urbanistica e della gestione della città. Nel XVIII secolo, si cercò di conferire a questo spazio un carattere monumentale. C’era anche la preoccupazione di creare un corridoio per facilitare il flusso di prodotti e il movimento delle persone, che andava da Praça da Ribeira attraverso le vie limitrofe. I lavori iniziarono nel 1776 e furono in parte completati a metà degli anni 1780. Assolutamente da includere tra le cose da vedere a Porto.
Alla Ribeira si è conclusa la mia prima giornata a Porto, dove ho cenato in un ristorantino lungo il fiume Douro, a pochi passi da Praça da Ribeira e con vista sul Ponte Dom Luis I, uno dei simboli di Porto.
Cosa vedere a Porto: giorno 2
La seconda giornata è iniziata molto presto. Ho dovuto cambiare un pochino il mio programma di viaggio e ho dedicato la prima parte della giornata alla visita della cittadina di Aveiro, a un’ora di treno da Porto.
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Stazione ferroviaria São Bento
Ho preso il treno dalla stazione ferroviaria São Bento, che merita di essere inclusa tra le cose da vedere a Porto, anche se non si deve prendere un treno. Vi starete chiedendo: “Che avrà mai di speciale una stazione ferroviaria?”. Oltre che per la sua facciata monumentale che si affaccia su Praça de Almeida Garrett, questa stazione merita una sosta per il suo atrio centrale interamente decorato con azulejos. I suoi 551 metri quadrati sono infatti adornati con oltre ventimila piastrelle che raccontano avvenimenti della storia portoghese. Furono prodotte alla Fábrica de Sacavém e installate tra il 1905 e il 1906 dall’artista Jorge Colaço.
Apro una piccola parentesi. Davanti alla stazione (ma anche in altri punti della città) capita di trovare degli individui che fermano i passanti con l’intento di vendere loro sostanze stupefacenti. Non fatevi impressionare. Al loro invito, rispondete di no e loro vi lasceranno in pace.
Cattedrale di Porto
Tornato nel primissimo pomeriggio a Porto da Aveiro, ho ripreso l’esplorazione della città dalla Cattedrale di Porto, a una manciata di metri dalla stazione ferroviaria. La costruzione della Cattedrale (chiamata Sé in portoghese) iniziò nella prima metà del XII secolo e si protrasse fino all’inizio del XIII secolo. Questo primo edificio, in stile romanico, ha subito molte modifiche nel corso dei secoli. Del periodo romanico sono le torri e il bel rosone, oltre al corpo della chiesa a tre navate coperte da una volta a botte. La volta della navata centrale è inoltre sostenuta da archi rampanti. La Cattedrale di Porto è uno dei primi edifici portoghesi in cui è stato utilizzato questo elemento architettonico.
In epoca gotica, intorno al 1333, fu costruito il chiostro adiacente, realizzato durante il regno di D. João I. Egli sposò D. Filipa de Lencastre nella Cattedrale di Porto nel 1387. Presenta sette grandi raffigurazioni realizzate con i tipici azulejos, con scene del “Cantico dei Cantici”, in riferimento al dialogo mistico tra Dio e la Vergine, patrona della Cattedrale.
L’esterno della Cattedrale fu ulteriormente modificato in epoca barocca. Intorno al 1736, l’architetto di origini italiane Nicolau Nasoni aggiunse una bella galilea barocca alla facciata laterale della Cattedrale e intorno al 1772 fu costruito un nuovo portale in sostituzione dell’originale romanico. Barocche sono anche le balaustre e le cupole delle torri.
La Cattedrale è sicuramente tra le cose principali da vedere a Porto. Ecco i suoi orari di apertura:
- Estate (aprile – ottobre): 09:00 – 18:30
- Inverno (novembre – marzo): 09:00 – 17:30
Ponte Dom Luis I: uno dei simboli di Porto da vedere assolutamente
Dopo aver visto la Cattedrale ho percorso Av. Vimara Peres per raggiungere un altro dei simboli di Porto da vedere assolutamente: il Ponte Dom Luis I. È un ponte a struttura metallica su due livelli, costruito tra il 1881 e il 1888, che collega le città di Porto e Vila Nova de Gaia, rispettivamente sulla sponda nord e sud del fiume Douro. Il livello superiore viene utilizzato per il passaggio della linea D della metropolitana di Porto e dei pedoni, mentre quello inferiore per il traffico automobilistico e i pedoni.
Ho attraversato il livello superiore del Ponte Dom Luis I, godendo di una vista spettacolare sul centro di Porto e il quartiere della Ribeira.
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Vila Nova de Gaia
Attraversato il ponte, sono arrivato a Vila Nova de Gaia. Diversamente da quanto si possa pensare, questa sponda del fiume Douro non fa parte del comune di Porto. Vila Nova de Gaia è infatti un comune appartenente all’area metropolitana di Porto e conta circa 302 mila abitanti. La città è famosa soprattutto perché ospita le cantine del famoso vino Porto e i turisti sono soliti andare per fare degustazioni.
Se come me non siete amanti del vino, potete comunque andare a Vila Nova de Gaia perché ci sono delle cose da vedere. Innanzitutto da qui si gode di una bellissima vista su Porto e sulla Ribeira. Già solo questo motivo basta per pensare di andare a fare un giro. Inoltre, appena superato il ponte, potete andare a visitare il Mosteiro da Serra do Pilar. Al suo interno è possibile vedere la chiesa e il chiostro a pianta circolare, unici esempi in Portogallo. Se non vi va di visitare il monastero, potete comunque andare sul suo punto panoramico per godere di una vista d’eccezione sul Ponte Dom Luis I e su tutta Porto. Attraversando la strada potete anche andare a vedere il Jardim do Morro, un giardino realizzato su una collinetta.
Per scendere sul lungofiume ho preso il Teleférico de Gaia, una cabinovia che permette di compiere la discesa (o la salita) in circa 5 minuti. La costruzione del Teleférico de Gaia è iniziata nel marzo 2009 e la sua entrata in funzione è iniziata nell’aprile 2011. Durante la salita o la discesa è possibile ammirare un panorama fantastico su tutta Porto. Il costo del biglietto è di 6 euro per la corsa semplice e di 9 euro per andata/ritorno. È in funzione tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Arrivato sul lungofiume ho fatto una piacevole passeggiata tra locali, ristoranti e cantine di vino. Inoltre da qui si possono vedere le tradizionali imbarcazioni della città, utilizzate in passato per trasportare i barili di vino Porto.
Altre cose da vedere a Porto
Ecco quindi cosa vedere a Porto in due giorni. Ovviamente le cose da vedere a Porto non finiscono qui. A causa della modifica al mio programma di viaggio, anticipando di un giorno la mia visita ad Aveiro, ho dovuto rinunciare ad alcune cose che sto per indicarvi. Potete inserirle nella vostra lista delle cose da vedere a Porto, dato che avrebbero fatto parte del mio itinerario se non fossi andato ad Aveiro.
Andare a vedere l’oceano da Porto
Tra le cose da fare a Porto c’è la possibilità di andare a vedere l’oceano, a pochissimi chilometri dal centro città. Per poterlo fare, basta saltare su uno dei tram storici di Porto: la Linea 1 Infante-Passeio Alegre. Al costo di 3 euro a tratta, questo tram vi porta in circa 20 minuti al punto in cui il fiume Douro sfocia nell’Oceano Atlantico. Una volta arrivati lì, potete fare una passeggiata fino al Farol Senhora de Luz e sulle vicine spiagge. Non perdete la Pergola da Foz, un pergolato molto romantico sul lungomare.
Jardins do Palácio de Cristal
Da vedere a Porto sono anche i Jardins do Palácio de Cristal. Sono un piacevole spazio verde, da cui si può godere di splendide viste panoramiche sul fiume Douro e sul mare. Questi romantici giardini furono progettati negli anni ’60 del XIX secolo dal paesaggista tedesco Émile David, per circondare l’allora Palácio de Cristal, sostituito dal Pavilhão Rosa Mota negli anni ’50.
Al suo interno si possono ammirare vari giardini. Ad esempio, includono il cosiddetto Jardim Emílio David, con bellissimi esemplari di rododendri, camelie, araucaria, ginkgo e faggi, oltre a fontane e statue con allegorie delle stagioni dell’anno. L’Avenida das Tílias costituisce l’asse più suggestivo di questo parco ed è fiancheggiata dalla Biblioteca Comunale Almeida Garrett, dalla Concha Acustica e dalla Cappella di Carlos Alberto da Sardenha.
Nelle vicinanze si trovano un ristorante e una terrazza vista lago. Su questo viale e altrove, si trovano punti panoramici strategici che offrono viste sul fiume Douro e sulla città. Si trovano anche giardini tematici, come il giardino delle piante aromatiche, delle piante medicinali, il giardino delle città gemelle (aperto nel 2009) e il Jardim dos Sentimentos (aperto nel 2007).
I Giardini del Palazzo di Cristallo sono aperti nei seguenti orari:
- Inverno (1 ottobre – 30 marzo): 8:00 – 19:00
- Estate (1 aprile – 30 settembre): 8:00 – 21:00
Casa da Musica
Un altro luogo simbolo da vedere a Porto è Casa da Musica. È la principale sala da concerto di Porto, situata in Avenida da Boavista. È stata progettata dall’architetto olandese Rem Koolhaas, nell’ambito dell’evento Porto Capitale europea della cultura 2001, anche se la costruzione è stata completata solo nel 2005, diventando immediatamente un’icona della città.
Casa da Música ha due auditorium principali, anche se altre aree dell’edificio possono essere adattate per concerti o spettacoli (laboratori, attività educative, ecc.). Il grande auditorium ha una capienza iniziale di 1.238 posti, ma può variare a seconda delle occasioni. Il piccolo auditorium è flessibile, non viene pubblicizzato un numero fisso di posti, anche se è possibile definire una media di 300 posti e 650 posti, a seconda delle dimensioni e della posizione del palco, della disposizione delle sedie, della presenza e delle dimensioni apparecchiature audio e di registrazione, ecc.
Nella parte superiore dell’edificio, c’è un terzo spazio per spettacoli, progettato per 250 posti a sedere. C’è anche il Restaurante Casa da Música, dove si può gustare una cucina d’autore, realizzata con ingredienti di qualità e a prezzi interessanti.
È possibile visitare la Casa da Musica mediante delle visite guidate di circa un’ora. Si può scegliere tra vari tipi di visita: quella base proposta in portoghese e inglese e disponibile tutti i giorni; la visita di gruppo disponibile su prenotazione e condotta in varie lingue; la visita turistica che presenta l’edificio e si conclude con la degustazione di calice di vino Porto e la visita del dietro le quinte.
Mappa delle attrazioni da vedere a Porto
Conclusioni
Spero che questo itinerario di due giorni a Porto vi sarà utile per la visita di questa città affascinante. Ovviamente le cose da vedere a Porto sono molte di più. Basti pensare alle tantissime chiese che la città ha e che s’incontrano camminando tra le sue strade. Quello che posso dirvi è che Porto saprà sicuramente catturarvi e che tornerete a casa con la saudade che il solo il Portogallo riesce a trasmettere.
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